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"They named a brandy after Napoleon, they made a herring out of Bismarck,and Hitler is going to end up as a piece of cheese."

 

 

CinemAperitivo: L'immensità Meine fantastische Mutter [OmU]

IT, 2022, R: Emanuele Crialese mit Penélope Cruz, Luana Giuliani, Vincenzo Amato, 97 Min

Im Anschluss Aperitivo und Gespräch

L'immensità", das Meisterwerk von Emanuele Crialese
Mit "L'immensità" kehrt Emanuele Crialese hinter die Kamera zurück und widmet sich einem intimen und intensiven Werk.

Mehr als zehn Jahre nach seiner letzten Arbeit hinter der Kamera - es war 2011 und es war Terraferma - hier ist der römische Filmemacher wieder in Aktion.

Wir haben es hier mit einem starken Werk zu tun, das in jeder Hinsicht gelungen ist, und es ist eine Freude, einen Autorenfilmemacher mit großem A wiederzuentdecken.
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L'Immensità | Emanuele Crialeses Reise zwischen Penélope Cruz und Raffaella Carrà
Elf Jahre nach den mediterranen Geschichten von Terraferma (Festland) stürzt sich Emanuele Crialese (wieder) in ein Werk, das an die Vergangenheit anknüpft und seinen Blick auf ein Kino richtet, das die Perspektiven vertikal betrachtet, so wie man an Sommertagen in den blauen Himmel blickt, auf der Suche nach Antworten, die nie kommen werden.
Es ist eine Geschichte über Vergangenheit und Zukunft, zum einen, weil wir uns im Rom der 1970er Jahre befinden, zum anderen, weil die vertrauten Anklänge an Respiro erinnern, den Film aus dem Jahr 2002, mit dem sich Crialese in der europäischen Szene etablierte. Die Verbindungen zu diesem Film sind stark (angefangen bei den Nuancen des Protagonisten), aber auch die Verbindungen zum Gedächtnis, dem sich wandelnden Protagonisten von L'Immensità, dessen Titel auf den gleichnamigen Song von Don Backy und Johnny Dorelli zurückgeht, der dann in der großartigen Version von Mina wieder aufgegriffen wird.
Von hotcom.com

ITA:
‘L’immensità’ Il capolavoro di Emanuele Crialese
L'immensità segna il ritorno dietro la macchina da presa di Emanuele Crialese, impegnato in un'opera intima e intensa.

A distanza di più di dieci anni, dall’ultimo lavoro dietro la macchina da presa – era il 2011 e si trattava di Terraferma – ecco il cineasta romano di nuovo in azione.

Qui siamo di fronte a un’opera potente, compiuta e riuscita da qualsiasi punto di vista la si osservi, ed è un piacere aver ritrovato un Autore con la A maiuscola.
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L’Immensità | Il viaggio di Emanuele Crialese, tra Penélope Cruz e Raffaella Carrà
A undici anni dalle storie mediterranee di Terraferma, Emanuele Crialese si (ri)tuffa in un’opera che riallaccia i legami con il passato, rivolgendo lo sguardo ad un cinema che guarda i prospetti in modo verticale, come si guarda il cielo azzurro nelle giornate d’estate, cercando risposte che non arriveranno mai.
Una storia di passati e di futuri, un po’ perché ci troviamo nella Roma degli Anni Settanta, un po’ perché le inflessioni famigliari ricordano Respiro, film del 2002 con cui Crialese si affermò nel panorama europeo. I legami con quel film sono forti (a cominciare dalle sfumature della protagonista), ma sono anche forti i legami con la memoria, mutevole protagonista de L’Immensità, che per il titolo prende in prestito l’omonimo brano di Don Backy e Johnny Dorelli, e poi rivisto nella splendida versione di Mina.
tratto da hotcom.com

TRAILER: